Wat Phra Pathom Chedi
Wat Phra Pathom Chedi è un Tempio Reale di Prima Classe situato in centro a Nakhon Pathom, circa 50km ad ovest di Bangkok.
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Con un altezza di ben 127 metri, la Phra Pathom Chedi rappresenta la chedi più alta e più antica del regno.
L’imponente sagoma della Phra Pathom Chedi
Cenni Storici
Il termine “Phra Pathom Chedi” significa “La Prima Sacra Chedi”.
Ashoka (304-232 a.C.) fu il secondo sovrano dell’Impero Maurya, il più grande e potente impero del sub-continente Indiano.
Fervente sostenitore del Buddhismo, nel corso del III secolo a.C. Ashoka inviò vari missionari nei territori dell’attuale Indocina (*).
(*) Durante questo periodo storico si verificò la prima ampia diffusione del Buddhismo, descritta negli “Editti di Ashoka”, una raccolta di 33 iscrizioni realizzate durante il regno di Ashoka (269-231 a.C.).
Arrivati nell’area dell’attuale Nakhon Pathom, i monaci realizzarono un tempio che fu denominato Wat Phra Pathom.
Intorno al 193 a.C. fu costruita una stupa, realizzata una struttura simile alla Stupa di Sanchi (*).
(*) La Stupa di Sanchi è situata nell’omonina cittadina, nello Stato di Maghya Pradesh, India Centrale. Realizzata da Ashoka nel corso del III secolo a.C., la Stupa di Sanchi rappresenta la struttura religiosa più antica dell’India. La stupa è caratterizzata da una struttura semisferica, all’interno della quale sono custodite delle reliquie del Buddha.
Il Regno Mon (Periodo Dvaravati)
Dal II al XII secolo d.C. Nakhon Pathom divenne uno dei centri principali del Regno Mon (*)
(*) Regno costituito da popolazioni di etnìa Mon, caratterizzato da una serie di città-stato (municipalità autonome) situate nei territori dell’attuale Thailandia Centrale.
Durante tale periodo storico – denominato Periodo di Dvaravati – si verificò una vera e propria “indianizzazione” dei Paesi del sud-est Asiatico, in particolare per quel che riguarda la diffusione del Buddhismo.
Nel corso dell’XI secolo d.C. i territori del Regno Mon furono annessi all’Impero Khmer.
Durante tale periodo fu realizzata una prang alla sommità della stupa, che fu denominata Phra Thom Chedi (che in lingua Khmer significa “La Grande Chedi”).
Con il declino dell’Impero Khmer, Nakhon Pathom fu abbandonata. La popolazione residente si trasferì progressivamente nella vicina Nakhon Chai Si, località situata lungo il corso del fiume Tha Chin.
Nakhon Pathom e la Phra Pathom Chedi rimasero in stato di completo abbandono fino alla metà del XIX secolo.
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Mongkut (Rama IV)
Il Principe Mongkut, figlio del sovrano Nangklao (Rama III, 1824-1851), all’età di quattordici anni entrò come monaco novizio presso il Wat Mahathat.
Appassionato della storia del Buddhismo, Mongkut si recò presso i principali siti storico-culturali del regno. Giunto a Nakhon Pathom (1831), scoprì la Phra Pathom Chedi, completamente “inghiottita” dalla fitta vegetazione tropicale.
Incoronato nel 1851 con l’appellativo di Rama IV (1851-1868), Mongkut commissionò la restaurazione della Phra Pathom Chedi.
La stupa originaria fu conglobata all’interno di una stupa più grande (foto sotto), realizzata con uno stile architettonico tipico del tardo periodo del Regno di Ayutthaya (1350-1767). Oltre alla nuova stupa, furono realizzate quattro Vihara (o Viharn, edifici utilizzati per cerimonie religiose), situate in corrispondenza dei punti cardinali.
Per poter seguire i lavori di costruzione in prima persona, Mongkut fece costruire una residenza reale a breve distanza dal complesso (denominata Pathom Nakhorn Palace).
Per agevolare il collegamento fluviale con la capitale Bangkok, Mongkut fece scavare due canali: il Maha Sawat ed il Chedi Bucha.
Il complesso fu ultimato nel 1870, durante il regno di Rama V (1868-1910).
In questo periodo, la popolazione di Nakhon Chai Si fu trasferita nell’area circostante la Phra Pathom Chedi, creando di fatto l’attuale centro abitato di Nakhon Pathom.
Dipinto raffigurante lo schema utilizzato per inglobare la chedi originaria all’interno della della Phra Pathom Chedi
Vajiravudh (Rama VI)
Dopo aver visitato varie volte il complesso della Phra Pathom Chedi, nel 1907, il Principe Vajiravudh (figlio del sovrano Rama V) decise di realizzare una residenza a Nakhon Pathom. Quest’ultima fu denominata Sanam Chandra Palace.
Incoronato nel 1910 con l’appellativo di Rama VI (1910-1925), Vajiraduth fece restaurare una imponente statua del Buddha trovata presso il sito archeologico di Si Satchanalai. L’immagine, denominata Phra Ruang Rojanarit, fu posta all’interno della Vihara settentrionale nel 1915 (che fu ampliata appositamente per ospitare la statua).
Dopo la morte del sovrano, le ceneri furono poste all’interno del basamento della statua.
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Visita del Wat Phra Pathom Chedi
Phra Pathom Chedi
Con un’altezza di oltre 120 metri ed un diametro alla base di ben 75 metri, Phra Pathom Chedi è la chedi più alta del regno.
Ultimata nel 1870, la chedi attuale fu costruita conglobando al suo interno la chedi originale, risalente al X secolo a.C.
La chedi è caratterizzata dalla classica “forma a campana”, a sezione circolare, con l’estremità superiore particolarmente affusolata.
La struttura fu completamente rivestita con delle piastrelle color marrone-oro durante il regno di Rama V (1868-1910).
Il Porticato (Gallerie)
La Chedi è situata all’interno di un Porticato (Gallerie) a pianta circolare, che connette le quattro Viharn del complesso.
Esternamente, il Porticato è caratterizzato da numerose immagini dorate del Buddha (foto sotto)
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Le Quattro Viharn
Wat Phra Pathom Chedi comprende quattro Viharn poste in corrispondenza dei punti cardinali.
Realizzate originariamente nel 1860-1861 dal sovrano Mongkut (Rama IV), le Viharn furono completamente restaurate ed ampliate durante il regno di Rama VI (1910-1925).
Dal 1900, anno in cui fu realizzata la linea ferroviaria da/per Bangkok, la Viharn Settentrionale rappresenta l’ingresso principale al complesso (foto sotto).
Denominata Viharn Prasuth, la struttura è caratterizzata dal Phra Ruang Rojanarit, un’immagine in bronzo del Buddha alta più di 7 metri (raffigurato in piedi, nella posizione del Abhaya Mudra).
All’interno del basamento dell’immagine sono custodite le ceneri del sovrano Rama VI e dei principali membri della famiglia reale.
Viharn Orientale (Viharn Luang)
La Viharn Orientale (Viharn Luang), custodisce il Phra Nirantarai, immagine del Buddha risalente al regno di Mongkut (Rama IV, 1851-1868).
Viharn Meridionale (Viharn Phra Panchawaki)
La Viharn situata lungo il lato meridionale del complesso – Viharn Phra Panchawaki – custodisce una immagine del Buddha circondato da cinque asceti (foto sotto). L’immagine fa riferimento al Discorso di Bernares, evento che da inizio al Dharma, gli insegnamenti della dottrina Buddhista.
La terrazza inferiore, situata di fronte alla Viharn, è caratterizzata da una imponente statua in pietra del Buddha risalente al Periodo Dvaravati, denominata Phra Phuttha Noraseth o Phra Sila Khao. La Statua fu posta in opera nel 1967, dopo essere stata magistralmente restaurata dal Ministero delle Belle Arti Thailandese.
La Viharn Occidentale (Viharn Phra Non)
La Viharn occidentale – Viharn Phra Non – è caratterizzata da un enorme immagine del Buddha sdraiato (17 metri in lunghezza). Quest’ultima fu posta in opera dopo i lavori di ampliamento della struttura, eseguiti agli inizi del XX secolo dal sovrano Rama VI.
Originariamente la struttura ospitava una immagine del Buddha sdraiato piu piccola (8 metri), risalente al regno di Mongkut.
La statua è tutt’oggi custodita in una sala secondaria della Viharn, non accessibile al pubblico.
Ubosot
La Ubosot – Sala dell’Ordinazione – del complesso è situata in prossimità della Viharn Orientale (Viharn Luang).
Costruita originariamente durante il regno di Mongkut, la struttura fu completamente ricostruita nel 1932.
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