Città Fortificata
Annessa al Regno di Sukhothai (1238-1378) e, successivamente, al Regno di Ayutthaya (1350-1767), Kamphaeng Phet fu una imponente città-fortezza ed un importante centro di scambi commerciali.
Oggi Kamphaeng Historical Park annovera le rovine di numerosi templi dell’epoca, alcuni dei quali in ottimo stato di conservazione.
Considerato un sito di notevole importanza storico-culturale, dal 1991 Kamphaeng Phet Historical Park – con il Sukhothai Historical Park ed il Si Satchanalai Historical Park – rientra ufficialmente tra i Patrimoni dell’UNESCO.
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Ingresso al Kamphaeng Phet Historical Park
Stile architettonico
La gran parte dei templi del Kamphaeng Phet Historical Park sono stati realizzati nel periodo compreso dal XIII al XVI secolo.
Per la costruzione furono utilizzati blocchi di laterite.
La struttura tipica dei templi di Kamphaeng Phet è costituita da una cinta muraria a pianta rettangolare, all’interno della quale si trovano la Chedi principale, la Viharn (Sala dell’Assemblea), la Ubosot (Sala della Preghiera).
La Chedi principale
Le chedi principali furono realizzate in stile Singhalese (a forma di campana), con l’estremità superiore – harmika – particolarmente affusolata.
Come consuetudine del periodo di Sukhothai, il basamento della chedi (realizzato a gradoni con pianta quadrata-ottagonale) era decorato con sculture raffiguranti fiori di loto.
Alcune chedi sono caratterizzate da sculture raffiguranti degli elefanti, disposti lungo il perimetro dell’imponente basamento quadrato. Tale particolare costruttivo, ben visibile presso il Wat Chang Rob, da l’impressione che la struttura sia sostenuta dagli elefanti (foto sotto).
Il basamento della chedi del Wat Chang Rob
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Kamphaeng Phet Historical Park è suddiviso in tre settori principali:
Il settore centrale del parco interessa un’area di circa 9 ettari, situata ad est del fiume Ping, delimitata dalla cinta muraria. Quest’area, all’epoca denominata Muang Cha Khan Rao, comprende le strutture principali dell’antico centro cittadino.
Il settore centrale comprendeva anche il Palazzo Reale (Sa Mon), situato in prossimità del Wat Phra Kaew, realizzato interamente in legno, del quale non è rimasto praticamente niente.
In quest’area si trova anche il Museo Nazionale di Kamphaeng Phet, complesso che annovera un’ampia esposizione di testimonianze storico-culturali della regione, ed il santuario del City Pillar, struttura che, secondo il culto popolare, rappresenta la dimora degli spiriti a protezione del centro cittadino.
Alla data attuale sono presenti le rovine di 14 strutture. Si elencano di seguito le principali:
Il settore settentrionale, denominato Khet Aranyik, interessa un’area di circa 258 ettari. Si riportano di seguito gli itinerari principali:
Il settore occidentale, denominato Muang Nakhon Chum, è situato lungo la sponda occidentale del fiume Ping.
Delimitata da una cinta muraria a pianta rettangolare (dim. 400 x 2,900 metri), quest’area del parco include le rovine di 12 templi risalenti al XIII secolo d.C.
Muang Nakhon Chum include il Wat Phra That Borommathat (la cui chedi, risalente al 1357, fu completamente ricostruita nel corso del XIX secolo in stile Birmano) e le rovine della fortificazione Thung Setthi.
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