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Introduzione al Buddhismo

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Per visitare “con cognizione di causa” i principali itinerari storico-culturali della Thailandia, abbiamo ritenuto opportuno dedicare una sezione al Buddhismo, una delle più antiche e diffuse religioni del mondo.

Una guida introduttiva ai concetti fondamentali, all’iconografia e simbologia della dottrina ed arte Buddhista.

Gautama Buddha

Il Buddhismo nasce dagli insegnamenti di Siddharta Gautama, principe di un piccolo regno (Shakya) situato alle pendici dell’Himalaya, nell’India nord-orientale.

Secondo gli storici, la nascita di Siddharta Gautama risale al 563 a.C. (più di 2,500 anni fa).

Nato in una famiglia reale, Siddharta Gautama cresce circondato da ogni forma di benessere.

Annoiato dalla agiata e monotona vita di corte, all’età di ventinove anni, Siddharta Gautama uscì per la prima volta dalla residenza reale.

All’esterno incontrò un anziano, un malato e una persona morta.

La scoperta della sofferenza umana segnò definitivamente la vita del giovane.

Poco dopo, il principe abbandonò la sua vita privilegiata e si recò nelle regioni montuose del nord dell’India a meditare.

Iniziò così il suo percorso spirituale alla ricerca di una soluzione alle sofferenze umane.

Buddhismo | Gautama Buddha

Illuminazione

A 35 anni, dopo sette settimane di profonda meditazione sotto un albero di Fico (Ficus Religiosa), Siddharta Gautama raggiunse l’Illuminazione (Bodhi), la via che conduce allla felicità eterna.

Siddharta Gautama fu denominato il Buddha, termine che significa “Illuminato, Risvegliato”.

Samsara e Nirvana

Siddharta, diventato il Buddha – termine che letteralmente significa “Illuminato, Risvegliato” – apprese l’esistenza di un ciclo di rinascite (Samsara) a cui solo la liberazione permanente dal dolore può porre fine (Nirvana).

Quest’ultimo è raggiungibile soltanto attraverso l’eliminazione degli “influssi negativi” a cui l’uomo è soggetto, tra cui il desiderio sensuale, l’egoismo, l’ignoranza e l’opinione.

Il Karma

La soppressione degli influssi negativi è legata ad un corretto comportamento etico.

In particolare, nella dottrina buddista vige un principio universale secondo il quale una azione virtuosa volontaria genera una o più rinascite positive, mentre un’azione non virtuosa volontaria genera rinascite negative.

Secondo tale principio, denominato Karma, le azioni delle vite precedenti condizionano la vita attuale (Le Leggi del Karma)

Diffusione del Buddhismo

La prima settimana dopo l’illuminazione il Buddha rimase in meditazione (in piedi) sotto l’albero della Bodhi.

In particolare, il Buddha contemplò il dolore che, nelle sue varie forme, caratterizza gli essere umani.

Altre tre settimane le passò meditando sotto altri tre alberi diversi: la prima sotto un Ficus Indica, la seconda sotto un Mucalinda, la terza sotto un Buchanania Latifolia.

Durante questo periodo di meditazione il Buddha s’interrogò se dovesse diffondere o meno tali insegnamenti al prossimo «…essendo difficili da comprendere, al di là della ragione umana».

Secondo la leggenda, gli apparve Brahma, il “Signore del Mondo” della mitologia Induista, che s’inginocchiò di fronte al Buddha e lo implorò di diffondere la sua dottrina.

Il Buddha decise di diffondere la sua dottrina, senza alcuna distinzione.

Da quel momento in poi, il Buddha viaggiò attraverso tutta l’India per quarantacinque anni.

Egli condivise con il prossimo la sua saggezza illuminata, la trasformazione della sofferenza in felicità eterna attraverso “Le Quattro Nobili Verità”.

Buddhismo | Diffusione

Il Dharma

A partire dal 528 a.C., il Buddha si recò nelle principali regioni dell’India per diffondere i suoi insegnamenti.

Il primo discorso del Buddha si tenne a Sarnath, località situata vicino a Benares, in presenza di cinque sramana (asceti).

Con il “Discorso di Benares” il Buddha enuncia le “Quattro Nobili Veritá”, dando inzio al Dharma, gli insegnamenti della dottrina buddhista.

Il Dharma è un termine Sanscrito che identifica la “Ruota del Dharma” (Dharmachakra), che rappresenta gli insegnamenti della dottrina buddhista.

Nell’iconografia Indiana, la Ruota è un’arma di Indra, divinità della mitologia Induista associata alla folgore, alla pioggia ed alla guerra.

Analogamente, nel Buddhismo la ruota è utilizzata dal Buddha come un’arma per “colpire” gli ostacoli che impediscono all’uomo di raggiugere il Nirvana.

LIBRI CONSIGLIATI (clicca sull’immagine)

Tripitaka, i testi sacri

I testi sacri della dottrina Buddista – denominati Tipitaka in lingua Pali o Tripitaka in Sanscrito, termine che letteralmente significa “i tre canestri” – comprendono i tre canoni principali del Buddismo, suddivisi in base alla lingua degli scritti:

Canone Pali

Il Canone Pali, riferimento del Buddhismo Theravada, rappresenta la più antica collezione di testi canonici buddisti. Il Canone Pali è costituito da tre Pitaka (canestri):

  • Vinaya Pitaka, o canestro della disciplina, con le regole di vita dei monaci;
  • Sutta Pitaka o canestro della dottrina, contenente gli insegnamenti impartiti dal Buddha;
  • Abhidhamma Pitaka o canestro che raccoglie gli approfondimenti alla dottrina esposta nel Sutta Pitaka.

Canone Cinese

Il Canone Cinese si compone di 2.184 testi, a cui vanno aggiunti 3.136 supplementi.

Tali scritti sono raccolti in 85 volumi pubblicati in Giappone dal 1924 al 1929.

Canone Tibetano

Il Canone Tibetano comprende due raccolte distinte: il Kangyur (composto da 600 testi con discorsi del Gautama Buddha) ed il Tanjur (costituito da 3.626 testi tra commentari ed insegnamenti).

Stampati originariamente in Tibetano, gli scritti furono tradotti in lingua sanscrita (all’epoca considerata una sorta di lingua universale, come fu il Latino nel Medioevo europeo) dai sovrani dell’Impero Kushan (*)

(*) L’Impero Kushan o Impero Kusana (I al III secolo d.C.), fu un vasto impero che si estendeva dalla valle del Gange fino all’Asia centrale (comprendendo parte degli odierni Pakistan, Afghanista e Tagikistan).

I testi tradotti furono poi inviati in Tibet e Cina da missionari Kushani e Persiani.

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