Palazzo Reale Bangkok
Situato sull’Isola di Rattanakosin, il Grande Palazzo Reale Bangkok è la residenza ufficiale dei Re di Thailandia dal 1785.
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Nonostante dal 1925 il Palazzo Reale non sia la residenza effettiva del sovrano, il complesso è tutt’oggi utilizzato per importanti cerimonie reali.
Cenni Storici
Nel 1782, dopo aver fatto giustiziare Phaya Taksin, Phuitthayofta Chulaok fu proclamato nuovo sovrano del regno. Quest’ultimo decise di costruire la nuova capitale del regno su di un’isola artificiale situata lungo il corso del Chao Phraya, denominata Isola di Rattanakosin.
Le prima opere commissionate dal sovrano furono la costruzione della propria residenza e di un tempio per custodire il Buddha di Smeraldo (Wat Phra Kaew), l’immagine sacra più importante del regno.
Il 6 Aprile 1782 Bangkok fu proclamata ufficialmente capitale del regno (denominato Regno di Rattanakosin).
Il 10 Giugno 1782, il sovrano attraversò il Chao Phraya e s’insediò ufficialmente presso la nuova residenza reale.
Tre giorni dopo fu celebrata l’incoronazione ufficiale del sovrano, che fu denominato Rama I, fondatore della dinastia reale Chakri.
Originariamente la struttura fu costruita interamente in legno. Successivamente migliaia di uomini furono inviati ad Ayutthaya, l’antica capitale del regno, per recuperare mattoni e le principali immagini sacre. I mattoni utilizzati precedentemente per costruire l’antica capitale furono trasportati via fiume sull’Isola di Rattanakosin.
Realizzato con lo stesso schema progettuale di Ayutthaya, il nuovo complesso reale fu realizzato lungo il corso del Chao Phraya (all’epoca la principale via di comunicazione e trasporto), protetto da una cinta muraria con diverse fortificazioni.
In prossimità del complesso fu realizzato un ampio parco denominato Thung Phra Men (attuale Sanam Luang), utilizzato dal sovrano in occasione di importanti cerimonie.
Il Palazzo Reale Bangkok fu ampliato in modo considerevole durante il regno di Rama II (1809-1824), periodo in cui raggiunse un’estensione territoriale di circa 22 ettari.
Centro Amministrativo e Religioso
Denominato inzialmente Phra Ratcha Wang Luang, che letteralmente significa “Residenza Reale”, durante il regno di Mongkut (Rama IV, 1851-1868) fu rinominato Phra Borom Maha Ratcha Wang (Grand Palace), per distinguerlo dalla residenza del fratello minore del sovrano (Phra Bovorn Ratcha Wang).
Il Grand Palace, oltre alla residenza del sovrano e dei membri della famiglia reale, comprendeva numerosi uffici governativi (ministeri), il personale di corte, concubine ed un vero e proprio esercito a difesa del complesso.
Nel periodo compreso dal 1782 al 1932, anno in cui fu istituita la Monarchia Costituzionale, il Grande Palazzo Reale Bangkok divenne il centro amministrativo e religioso del regno.
All’inizio del XX furono costruite altre residenza ad uso esclusivo del sovrano, tra cui il Dusit Palace (1903) ed il Phaya Thai Palace (1909).
Dal 1925 il complesso non è la residenza effettiva del sovrano del regno.
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Visita del Palazzo Reale Bangkok
Il Grande Palazzo Reale Bangkok interessa un’area di circa 22 ettari (la cinta di mura che delimita il complesso ha una lunghezza complessiva di 1,910 metri).
Il complesso è suddiviso in 4 settori principali:
- Corte Esterna
- La Corte Centrale
- Corte Interna
- Wat Phra Kaew Bangkok il Tempio Buddha di Smeraldo
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La Corte Esterna – Khet Phra Racha Than Chan Nork – è situata nell’area nord-occidentale del complesso.
Accessibile dalla Porta Visetchaisri, la Corte Esterna originariamente comprendeva i principali uffici governativi (ministeri), un teatro e gli alloggi delle guardie reali.
Dal 1925 tutti gli uffici governativi sono stati trasferiti altrove.
Alla data attuale, in quest’area si trova il Centro Informazioni per la visita al complesso, l’Ufficio del Segretario Privato del Sovrano, il Corpo di Guardia ed un piccolo Museo denominato “Pavilion of Regalia, Royal Decorations & Coins”.
In quest’area si trova la Sala Sahathai Samakhom, edificio utilizzato dai membri della famiglia reale in occasione di importanti ricevimenti.
La Corte Centrale – Khet Phra Racha Than Chan Klang – comprende gli edifici principale del complesso. Situata nel settore centrale del Palazzo Reale Bangkok, la Corte Centrale comprende il Siwalai Garden e tre gruppi di “Sale dell’Incoronazione” (Phra Thinang), come di seguito specificato:
- Maha Monthien
- Thinang Chakri Maha Prasat Group
- Maha Prasat Group
Tra questi, vale sicuramente la pena menzionare lo splendido Phra Thinang Chakri Maha Prasat. Nel 1875, di ritorno da un viaggio a Singapore e Java, il sovrano Rama V commissionò all’architetto Inglese Jonh Clunich la realizzazione di una nuova sala dell’incoronazione all’interno del Grand Palace.
I lavori di costruzione iniziarono nel Maggio del 1876 e furono ultimati nel 1882, in corripondenza del centenario della fondazione della dinastia reale Chakri.
L’edificio è caratterizzato da uno stile architettonico tipicamente europeo dell’epoca (Rinascimento), e da una elaborata copertura realizzata in stile Thai (foto sotto)
La Corte Interna – Khet Phra Racha Than Chan Nai o semplicemente Fai Nai – è situata nel settore meridionale del Palazzo Reale Bangkok.
Origjnariamente la Corte Interna era accessibile soltanto al sovrano ed ai membri della famiglia reale. In quest’area, infatti, alloggiavano le regine e concubine del sovrano (denominate “Nang Harm”, di origini nobili, spesso figlie di Ufficiali di Corte).
La difesa di questo settore del complesso era affidata ad un Corpo di Guardia costituito da sole donne.
Con una popolazione residente costituita da circa 3,000 donne, la Corte Interna era una vera e propria cittadella, autonoma ed autosufficiente.
Con la fine della poliginia (durante il regno di Rama VI, 1910-1925), la popolazione residente della Corte Interna si ridusse drasticamente.
Nel corso degli anni ’40 la Corte Interna fu completamente dismessa.
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Situato all’interno del Palazzo Reale Bangkok il Tempio del Buddha di Smeraldo – Wat Phra Kaew Bangkok – rappresenta il complesso religioso più importante della Thailandia.
La struttura principale del tempio – Ubosot – custodisce il Buddha di Smeraldo (Phra Kaew Morakot), una statua del Buddha realizzata in giadeite, alta 66cm.
Scoperto nel 1434 a Chiang Rai, il Buddha di Smeraldo rappresenta l’immagine sacra più venerata del regno, simbolo religioso del Paese.
Una copia della preziosa immagine è custodita presso il Wat Phra Kaew Chiang Rai.
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Visita del Tempio del Buddha di Smeraldo
Situato all’interno di una cinta muraria, l’accesso al tempio è garantito da 6 porte.
Le murature perimetriali, internamente sono decorate con splendidi dipinti raffiguranti scene del Ramakien, poema epico ispirato al Ramayana indiano.
Si elencano di seguito le principali strutture del complesso
- la Ubosot, dimora del Buddha di Smeraldo, splendido edificio realizzato in stile tipico del Regno di Rattanakosin;
- la Chedi principale (Phra Si Rattana Chedi), realizzata in stile Singhalese, all’interno della quale sono custodite delle reliquie del Buddha;
- la Libreria (Phra Mondop), finemente decorata, contenente i testi sacri della dottrina Buddhista (Tripitaka);
- un modello in miniatura di Angkor Wat, realizzato durante il regno di Rama V (1868-1910);
- la Statua dell’Eremita, situata all’interno di un padiglione nell’area settentrionale del complesso. Realizzata in pietra nera, la statua è dedicata ad una sorta di patrono della medicina, particolarmente venerato dalla popolazione locale;
- le otto Chedi, situate lungo il lato orientale. Edificate durante il regno di Rama I (1782-1809), le chedi rappresentano gli otto elementi fondamentali della dottrina Buddhista (Nobile Ottuplice Sentiero)
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Il Buddha di Smeraldo – Phra Kaew Morakot – rappresenta l’immagine sacra più importante della Thailandia.
Ripercorriamo di seguito il percorso storico che ha portato la preziosa immagine all’interno del Wat Phra Kaew a Bangkok.
India, Sri Lanka e Cambogia
Secondo la leggenda, la preziosa immagine fu realizzata in India nel corso del 50 a.C. e, successivamente, fu trasferita nell’attuale Sri Lanka.
Agli inizi del XI secolo, Re Anawrahta (1044-1077), sovrano del Regno di Pagan (attuale Bagan, Birmania), si recò in pellegrinaggio nell’attuale Sri Lanka.
Convertitosi al Buddhismo Theravada, decise di diffondere la dottrina buddhista in tutto il regno. A tal scopo, richiese ufficialmente al sovrano dello Sri Lanka i testi sacri del Buddhismo (Tripitaka) ed il Buddha di Smeraldo.
La preziosa immagine fu trasferita via mare, ma, a causa di una violenta tempesta, non arrivò mai a destinazione. La statua fu ritrovata lungo la costa occidentale della Thailandia del Sud e trasferita a Ligor, capitale dell’omonimo regno (attuale Nakhon Sri Thammarat).
Successivamente fu trasferita alla corte di Angkor, capitale dell’Impero Khmer (attuale Cambogia)
Nel 1431 le truppe del Regno di Ayutthaya occuparono e saccheggiarono Angkor.
Il Buddha di Smeraldo fu trasferito dapprima ad Ayutthaya e, successivamente, presso il Wat Pa Yier a Chiang Rai.
Thailandia
Nel 1434, un fulmine colpì la chedi del Wat Pa Yier, danneggiandola seriamente.
Il giorno successivo, i monaci del tempio recuperarono varie immagini del Buddha tra le macerie della chedi.
Un paio di mesi dopo, un mocaco si accorse che una statua, precedentemente danneggiata dal crollo della chedi, aveva perso parzialmente il materiale di rivestimento (stucco). Dopo aver rimosso completamente lo stucco, il monaco scoprì la reale fattura dell’immagine.
Realizzata da un unico blocco di minerale color verde (*), i monaci del complesso la denominarono Phra Kaew Morakot (Il Buddha di Smeraldo).
(*) la statua è di giadeite, uno dei principali componenti della giada.
Considerato un segno divino, il Wat Pa Yier fu completamente ricostruito e denominato Wat Phra Kaew (*).
(*) Presso la Ubosot del Wat Phra Kaew di Chiang Rai è tutt’oggi custodita una copia del Buddha di Smeraldo (foto sotto)
Re Tilokaraj, sovrano del Regno Lanna, ordinò che la preziosa immagine fosse trasferita a Chiang Mai.
Durante il trasferimento, l’elefante che trasportava la statua cambiò improvvisamente direzione e si diresse velocemente verso sud, in direzione di Lampang.
Riportato nel gruppo, poco dopo l’elefante si diresse nuovamente verso Lampang. Il sovrano considerò il comportamento dell’elefante un messaggio divino ed il Buddha di Smeraldo fu custodito a Lampang presso il Wat Phra Kaew Don Tao.
Nel 1468 il Buddha di Smeraldo fu trasferito a Chiang Mai, dapprima presso il Wat Phra Singh e, successivamente, presso il Wat Chedi Luang (dove rimase per 84 anni, dal 1468 al 1552).
Laos
Nel 1551, fu proclamato sovrano di Chiang Mai Chao Chayasetthathirat, figlio del sovrano di Luang Prabang e di una principessa del Regno Lanna.
Alla morte del padre, Chao Chayasetthathirat si recò a Luang Prabang per il funerale, portando al seguito il Buddha di Smeraldo.
A causa di un rapporto alquanto difficile con il fratello, erede al trono di Luang Prabang, Chao Chayasetthathirat rimase a Luang Prabang per circa 3 anni.
Approfittando di questo lungo periodo di assenza, gli alti ufficiali di Chiang Mai proclamarono Mae Ku (un principe di origine Shan, discendente della dinastia Mangrai) nuovo sovrano del regno.
A causa dei continui attacchi da parte dell’Impero Birmano, Chao Chayasetthathirat spostò la propria residenza a Vientiane, dove rimase per oltre 2 secoli
Thonburi e Bangkok
Nel 1778, le truppe siamesi guidate dal generale Taksin occuparono Vientiane e trasferirono la preziosa immagine a Thonburi, all’epoca capitale del regno (denominato Regno di Thonburi).
Con la fondazione di Bangkok (Il 6 Aprile 1782), il Buddha di Smeraldo fu trasferito all’interno del Palazzo Reale, presso la Cappella Reale del Wat Phra Kaew, tempio costruito appositamente per custodire la preziosa immagine (dov’è tutt’oggi custodito).
Cerimonie
Ad ogni cambio di stagione (anno lunare) si celebra il cambio delle vesti del Buddha di Smeraldo.
La cerimonia viene eseguita dal sovrano in persona, tre volte all’anno: il primo giorno di luna calante del quarto, ottavo e dodicesimo mese dell’anno lunare (rispettivamente a Marzo, Luglio e Novembre).
Un’altra cerimonia che interessa il Tempio Buddha di Smeraldo è la celebrazione dell’anniversario della Dinastia Reale Chakri, insediatasi il 6 Aprile 1782, cerimonia a cui partecipano tutti i membri della famiglia reale e le principali cariche istituzionali del regno.